Direttiva ATEX 2014/34/UE

L’ esplosione di sostanze infiammabili o polveri combustibili costituisce un rischio di infortunio grave e in alcuni casi mortale nei luoghi di lavoro. Tale tematica è stata la base per la nascita della nuova direttiva ATEX 2014/34/UE, che abroga definitivamente la vecchia direttiva ATEX 94/9/CE e viene pubblicata nel marzo 2014 sulla Gazzetta Ufficiale. Il termine Atex deriva dalla contrazione di due parole francesi: (Atmosferes- ed Esplosibles), ovvero, (Atmosfera Esplosiva).

Infatti il nome convenzionale della norma, raggruppa due direttive dell’unione europea:

  • La 94/9/CE relativa ai prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive. La Direttiva ha un ambito di applicazione che comprende non solo i componenti elettrici, ma tutte le apparecchiature ed i sistemi di protezione destinati all’utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva. Sono, inoltre, soggetti alla Direttiva anche tutti i dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione che vengono installati al di fuori dell’area potenzialmente esplosiva, ma dal cui funzionamento regolare dipende la sicurezza dei prodotti installati in aree con possibile rischio. Per essere conformi, tali prodotti, devono riportare all’interno delle targhe sia la marcatura EX europea sia quella CE.
  • La 99/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive. Le atmosfere esplosive si classificano, a seconda della sostanza che potrebbe scatenare l’esplosione, in: G = gas, D = polvere (dall’inglese “Dust”) e GD = gas e polvere.

La normativa ATEX 2014/34/UE richiede a tutti i datori di lavoro di controllare i rischi relativi all’esplosione di alcune atmosfere. Per questo è necessaria una valutazione del rischio di esplosione nell’azienda per consentire l’individuazione di tutti i luoghi in cui possono formarsi atmosfere potenzialmente esplosive e dotarsi così di mezzi per evitare che tale fenomeno si verifichi. È chiaro quindi che lo scopo principale di tale normativa è quello di consolidare il legame tra SALUTE e SICUREZZA sul LUOGO DI LAVORO.

Possiamo intanto affermare che il rischio di esplosione esiste quando sono presenti vari elementi:

  • Un comburente (ossigeno),
  • Un combustibile (gas, vapori e polveri),
  • Punto d’infiammabilità (sorgente).

Quando un rischio d’esplosione viene individuato, gli si viene collegato un requisito di sicurezza che impone l’utilizzo di dispositivi specifici detti ANTIDEFLAGRANTI.